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A Colle di Val d’Elsa giovani custodi del Museo del cristallo

19/02/2025

Nel dicembre del 2023 un luogo in Italia unico nel suo genere, il Museo del Cristallo, è stato riaperto e restituito alla città. Si trova a Colle di Val d’Elsa (SI), un paese nel pieno centro della Toscana non a caso conosciuto come la “Città del Cristallo”. Durante gli anni di chiusura temporanea, l’affascinante storia racchiusa nel museo è stata custodita e riportata alla luce anche grazie a un gruppo di studenti e studentesse dell’Istituto superiore S. Giovanni Bosco di Colle di Val d'Elsa, che nell’anno scolastico 2022-2023 hanno preso parte al percorso didattico A Scuola di OpenCoesione dando vita al team Il Bosco di Cristallo.

ingresso del museo del cristalloArmati di curiosità, domande e documenti, i ragazzi hanno monitorato il progetto di riqualificazione dell’area dell’ex vetreria Boschi in Museo del Cristallo, contribuendo a tramandare una storia identitaria comune, un’antichissima tradizione manifatturiera nata nella storica vetreria “Boschi” della città e tramandata per secoli di generazione in generazione. Un’arte che ha plasmato l’identità culturale e sociale di Colle di Val d’Elsa, rendendola capitale italiana del cristallo.

La professoressa Loredana Mancini, che ha supportato il team in questo percorso di cittadinanza attiva, racconta: “Tutti noi abbiamo preso a cuore le vicende del museo, anche perché molti degli studenti hanno nella loro famiglia ricordi o esperienze professionali nella lavorazione del cristallo: il nuovo allestimento, infatti, riserva una sezione alle storie delle persone che hanno dato importanza a questa produzione, costruita mediante il contributo dei cittadini”.

inaugurazione museo del cristallo
Inaugurazione nuovo allestimento Ph: pagina facebook del Museo del cristallo

Una storia che gli studenti ASOC hanno imparato a conoscere e a valorizzare nonostante molti di loro non avessero mai avuto l’occasione di visitare il museo. Infatti, i primi lavori di ristrutturazione dell'area pertinente alla ex vetreria Boschi e della piazza antistante si sono svolti negli anni Novanta per ospitare il museo, inaugurato nel 2001 per restituire alla città un luogo espositivo a partire da un grande edificio industriale rimasto in disuso, silenzioso testimone di un ricco passato.

Col tempo, come racconta il team nel suo report di monitoraggio pubblicato sul sito di ASOC, “alcune problematiche strutturali, in particolare l'usura della pavimentazione della piazza, hanno reso necessario un intervento di riqualificazione dell'intera area nell'ambito della progettazione della Regione Toscana con fondi FESR 2014-2020”, che di fatto ha richiesto la chiusura del museo nel 2018.

I giovani protagonisti di questa storia, grazie alle loro ricerche, hanno scoperto che i lavori di ristrutturazione erano stati quasi del tutto completati
Quando abbiamo cominciato il nostro monitoraggio, la parte più rilevante dei lavori era in fase di completamento, ma la riapertura del museo era stata procrastinata per le nuove esigenze emerse in fase di allestimento. Abbiamo incontrato il vicesindaco e il responsabile per i lavori pubblici che ci hanno fornito tutti i chiarimenti”, spiegano Gaia e Gabriele, i project manager del team.

museo del cristallo
Ph: pagina facebook del Museo del cristallo

Grazie al finanziamento di oltre 700.000 euro provenienti da fondi della politica di coesione, la pavimentazione era stata sistemata, erano stati installati nuovi punti luce e all’interno del museo si stavano preparando nuove sale con supporti multimediali. Lo spazio ha così riaperto in tutta la sua bellezza qualche mese più tardi, nel dicembre 2023. 
La temporanea chiusura non ha permesso al team di effettuare una visita sul posto durante il monitoraggio civico, ma la loro creatività ha aggirato l’ostacolo. Così ci raccontano gli studenti:
 “Dato che il museo era ancora chiuso e non potevamo fare un sopralluogo al suo interno, abbiamo pensato di realizzare una sorta di video-racconto, in cui abbiamo simulato l’arrivo di due turisti desiderosi di visitare il museo, la loro sorpresa nel trovarlo chiuso e l’incontro con noi ragazzi del posto a spiegare la storia del cristallo a Colle di Val d’Elsa, l’importanza del museo, incoraggiandoli a tornare”.

Riflettendo su quanto scoperto, il team ha anche espresso alcune idee per il futuro: pubblicizzare meglio il museo, coinvolgere la comunità e farlo entrare in una rete più ampia di musei. 
Crediamo che l’interesse da noi mostrato per il progetto abbia dato un ulteriore stimolo all’azione dell’amministrazione. In ogni caso, il monitoraggio ha consentito ai nostri studenti e studentesse di conoscere una realtà di cui sapevano solo dai racconti dei genitori, e agli studenti provenienti da zone limitrofe di scoprire un'importante tradizione culturale ed economica della cittadina che frequentano ogni giorno per venire a scuola”.

Gli studenti e le studentesse del team Il Bosco di Cristallo, grazie al monitoraggio civico, hanno capito l’importanza di una tradizione che ha inciso sulla storia di un’intera comunità e che ha reso celebre la loro città in tutto il mondo. Si sono fatti portatori di una memoria storica da preservare, da far conoscere soprattutto ai loro coetanei e che deve poter splendere per sempre, proprio come il cristallo.

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