Gli studenti e le studentesse leccesi apprendisti ciceroni nelle Giornate del FAI
Con l’emozione nel parlare a centinaia di persone, durante le Giornate del FAI del 5 e 6 ottobre 2024 gli studenti e le studentesse dell’IC Manzoni di San Cesario di Lecce hanno rivestito il ruolo di Apprendisti Ciceroni per due giorni di visite guidate alla riscoperta della storia della Distilleria De Giorgi e di quello che è stato il suo percorso di recupero, realizzato grazie a un finanziamento della politica di coesione. Un’occasione, per il team dell’indirizzo ASOC Primo Grado, per raccontare l’esperienza vissuta nell’ambito del percorso didattico di cittadinanza attiva durante l’anno scolastico 2023-2024. Ma soprattutto un’altra tappa importante verso l’obiettivo di aprire e far conoscere a un pubblico più vasto gli ambienti della distilleria.
“Grazie a questa importante attività didattica in collaborazione con il FAI - commenta Anna Luperto, assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di San Cesario di Lecce - siamo riusciti ad arricchire il percorso formativo degli studenti, sensibilizzandoli sull'importanza della conservazione del territorio e delle sue risorse storiche, artistiche e naturali. Questa collaborazione sinergica tra scuole e FAI permette di creare progetti che portano gli studenti fuori dalle aule scolastiche, facendoli entrare in contatto diretto con le bellezze del nostro territorio, da considerarsi come opportunità di emancipazione culturale, in grado di favorire la crescita di una generazione consapevole del valore del patrimonio che ci circonda e dell’importanza di proteggerlo.”
Il progetto scelto e monitorato dal team Artigiani dello Spirito, premiato con una menzione speciale nell’edizione 2023-2024 di A Scuola di OpenCoesione, ha infatti riguardato il recupero dei locali della distilleria, le cui attività sono terminate nell’ultimo scorcio del secolo scorso. Gli obiettivi considerati nel monitoraggio civico come prioritari per il successo dell’intervento sono stati due: attuare un’azione di recupero del patrimonio archeo-industriale che l’edificio rappresenta nella realtà territoriale della Terra d’Otranto - visto che l’attività della distillazione rappresenta la memoria e l’identità della comunità del comune di San Cesario di Lecce, noto anche come il “paese delle distillerie” - e restituire alla comunità un luogo appartenente alla propria memoria storica, che può diventare contenitore culturale e luogo di riferimento per l’aggregazione sociale, nonché per la promozione di un turismo legato alle antiche produzioni industriali.
I giovanissimi studenti leccesi non hanno solo ricostruito la storia dell’Ex-Distilleria De Giorgi con grande precisione, ma si sono impegnati nella diffusione di un questionario rivolto alla comunità scolastica e alle famiglie, con l’obiettivo di comprendere a fondo il livello di conoscenza del bene osservato e di raccogliere idee e proposte future sulla fruibilità di quegli spazi. I risultati dell’indagine sono stati condivisi durante l’evento pubblico di presentazione aperto alla cittadinanza e alla presenza dell’Amministrazione comunale e dell’architetto Antonio Monte, ricercatore e progettista dell’intervento. Durante la manifestazione, il team ha presentato il lavoro svolto, ha esposto e descritto gli elaborati realizzati durante il percorso ASOC e ha realizzato una breve performance scenica animando i diversi ambienti della fabbrica. È apparso evidente come il gruppo di lavoro, attraverso anche il coinvolgimento delle altre due classi parallele, sia riuscito nell’intento di far “ri-conoscere” questo luogo come un punto di riferimento all’interno della comunità cittadina di San Cesario. L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Comune di San Cesario di Lecce, l’associazione nazionale AIPAI (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Italiano) e altre associazioni del territorio: Variarti, Tempo di scatto, Tempo presente, Petrolio, Astragali, Teatro dei veleni.
“Con ASOC – dichiara la professoressa Emanuela Renna, che ha seguito il team nel percorso - ho potuto sperimentare come gli studenti, appartenenti a una classe 1a, coinvolti nel progetto abbiano acquisito competenze di diversa natura in un contesto differente da quello usuale della vita scolastica, ma soprattutto ho osservato come abbiano acquisito spirito di iniziativa e capacità di trasferire competenze in situazioni altre dal contesto scolastico, di gestire l’ansia in contesti non noti in occasione dei momenti di socializzazione e rendicontazione al territorio. I ragazzi - conclude la prof. Renna - hanno infatti saputo abilmente confrontarsi con soggetti esterni alla scuola, nel nostro caso con l’amministrazione comunale, i professionisti esperti di archeologia industriale e le associazioni del territorio, sorprendendo noi adulti grazie all’entusiasmo dimostrato in ogni occasione durante tutto il percorso”.