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Un monitoraggio civico oltre i confini per migliorare l’approvvigionamento idrico del Parco di Porto Conte

28/05/2025

Il Parco regionale di Porto Conte, istituito nel 1999, si estende su cinquemila ettari tra la costa e l’entroterra di Alghero, in provincia di Sassari. Il territorio del parco, in gran parte pianeggiante, occupa una linea di costa di 60 chilometri: spiagge sabbiose si alternano a falesie a strapiombo, dando vita a un paesaggio naturale mozzafiato. È proprio qui che la lente di ingrandimento degli studenti e delle studentesse del team SeawaveEnergyAlguer ha fatto dimora, al fine di monitorare il progetto "WAVES4WATER", finanziato con oltre 400 mila euro da risorse della politica di coesione per migliorare il sistema di approvvigionamento energetico e idrico nell'area del Parco di Porto Conte.

Parco naturale di porto conte
Immagine pagina Fb del Parco naturale regionale di Porto Conte

Nel cuore della loro avventura di monitoraggio civico, gli studenti e le studentesse del Liceo E. Fermi di Alghero si sono cimentati nell’analisi dei dati, prendendo in considerazione il contesto nazionale e quello della provincia di Sassari, constatando che l’Italia è sicuramente tra i Paesi in cui la produzione di energia da fonti rinnovabili è in costante crescita, ma che è necessario fare di più, perché la dipendenza energetica dall’estero è ancora tra le più alte in Europa. 

Armati di nuove conoscenze, i “guardiani delle onde”, che per il valore di questa attività di monitoraggio civico hanno anche avuto l’opportunità di partecipare a un viaggio nel cuore delle istituzioni europee a Bruxelles finanziato dalla Regione Sardegna, hanno affinato il loro lavoro di ricerca, andando oltre i numeri e mettendo in luce le implicazioni reali delle opere pubbliche realizzate, sulla vita quotidiana dei cittadini. Hanno infatti condotto interviste e verificato sul campo lo stato dell’intervento monitorato, riuscendo a identificare criticità e punti di forza. Si sono spinti (virtualmente) fino in Sudafrica per intervistare l’ingegner Rava, ideatore del dispositivo ibrido WEPA (Water Energy Point Absorber) destinato a supportare le strutture operative del parco, come i punti informativi, di avvistamento, bird watching e ristoro, situati in aree periferiche difficili da raggiungere, nonché alcune aziende agricole operanti nel parco.

Racconta la project manager del team Elisabetta Manca:
L’ingegner Rava, collegato in videoconferenza, ha illustrato il funzionamento del macchinario, un sistema ibrido che sfrutta onde, vento e sole per produrre energia (30 kWh/giorno, 11 MWh/anno) e acqua desalinizzata (2.000 m³/anno). Il progetto è stato sviluppato con l’obiettivo di far fronte alle sfide ambientali, economiche e logistiche. Sono stati utilizzati software come Ansys AQWA e Matlab Simulink per ottimizzare il design e garantire efficienza, oltre ai test sui pannelli solari, le turbine eoliche e batterie di backup che mirano a garantire un’alimentazione costante”.

studenti visita monitoraggioIl progetto, avviato nel maggio 2021 e concluso ufficialmente nel dicembre 2023, ha affrontato diverse fasi, tra cui l'analisi delle risorse, la revisione delle tecnologie esistenti, la costruzione, il collaudo, la replicabilità e l'autonomia energetica da fonti rinnovabili. “L’installazione del sistema - commenta l’ex Presidente dell’Azienda speciale Parco di Porto Conte, Raimondo Tilloca, in carica al momento dell’ideazione dell’intervento - rappresenta un importante passo avanti nella sperimentazione delle reali potenzialità di questa tecnologia, che non solo contribuisce alla produzione di energia dal mare, ma anche alla dissalazione, rispettando l’ambiente. Si tratta di un risultato significativo per la direzione del Parco, aprendo nuove prospettive di sviluppo sostenibile per l’intero territorio”.

La possibilità di interfacciarsi con diversi esperti sul tema ha reso il viaggio civico del team sardo ancora più significativo, mostrando che la collaborazione e la condivisione delle conoscenze non hanno confini. E chissà, forse un giorno alcuni di loro diventeranno gli esperti e le esperte che guideranno nuove generazioni nel mondo del monitoraggio civico, ispirati da quell’incontro che li ha portati, almeno virtualmente, dall’altra parte del mondo.

Scopri il progetto monitorato Vai al blog del team ASOC

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