02/03/2023

I fondi europei della politica di coesione nel Bilancio di genere dello Stato 2021

Il Bilancio di genere relativo al Rendiconto generale dello Stato 2021 (ex articolo 38-septies della legge n.196 del 2009) è stato trasmesso in Parlamento e pubblicato sul sito della Ragioneria generale dello Stato. Il documento mira a effettuare una valutazione del diverso impatto delle politiche finanziate sulle donne e sugli uomini, in termini di denaro, servizi, tempo e lavoro non retribuito.

Uno dei paragrafi del Bilancio di genere (il 5.4.1, dedicato al contributo dei Fondi Strutturali Europei 2014-2020, a cura del Nucleo di valutazione e analisi della programmazione) riguarda l'uso delle risorse dei Fondi strutturali europei, ed è redatto a partire dai dati del Sistema di Monitoraggio Nazionale pubblicati sul portale OpenCoesione.

I dati sono aggiornati al 31 dicembre 2021, e riguardano in particolare le risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e del Fondo Sociale Europeo del ciclo 2014-2020, con circa 106mila progetti rivolti alla promozione della parità di genere, per un costo pubblico complessivo di circa 555,6 milioni di euro, a fronte di un costo complessivo 60,1 miliardi di euro per circa 534 mila progetti cofinanziati dal FESR e dal FSE nel ciclo 2014-2020.

Le risorse sono state concentrate principalmente su quattro ambiti: l’accesso al mondo del lavoro, la formazione, la creazione o il miglioramento di servizi per la conciliazione tra  tempo di vita familiare e tempo di lavoro e, infine, di servizi di cura e l’inclusione  sociale di categorie a rischio.

La produzione del Bilancio di genere ha l’obiettivo di:

- accrescere la consapevolezza dell’impatto che le politiche pubbliche possono avere sulle diseguaglianze di genere;
- assicurare una maggiore efficacia degli interventi, tramite una chiara definizione di obiettivi di genere da tenere in considerazione anche nell’individuazione delle modalità di attuazione;
- promuovere una maggiore trasparenza della pubblica amministrazione, attivando meccanismi tesi a evidenziare pratiche potenzialmente discriminatorie.