Data Card - Didattica a distanza
Didattica a distanza, politiche di coesione e A Scuola di OpenCoesione
Di fronte all’emergenza coronavirus, il Ministero dell’Istruzione ha garantito, fin dai primi giorni di marzo scorso, varie forme di supporto nell’accesso alla didattica a distanza come risposta alla sospensione obbligatoria della frequenza scolastica.
L’interruzione delle attività didattiche all’interno degli edifici scolastici, che ha progressivamente riguardato tutto il territorio nazionale, è stata infatti accompagnata dal moltiplicarsi di opportunità alternative per attivare ambienti di lavoro a supporto della nuova modalità didattica delle scuole.
Anche “A Scuola di OpenCoesione” (ASOC), il percorso didattico rivolto agli studenti delle scuole superiori che promuove il monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici a partire dai dati pubblicati sul portale OpenCoesione, che nell’anno scolastico 2019/2020 coinvolge 204 team di studenti in tutta Italia, fin dal 6 marzo ha provveduto a una rimodulazione delle proprie attività, riformulando alcuni contenuti tenendo conto delle diverse attività del percorso didattico che avrebbero previsto uscite extra-didattiche e quindi ridefinendo le richieste di elaborazione degli output degli ultimi step del progetto, rafforzando ulteriormente l'uso di tecnologie a distanza, e posticipando la consegna dei report relativi alle Lezioni 3 e 4.
La formazione online per la didattica a distanza
Su questa pagina del sito del Ministero dell’Istruzione si offrono strumenti di cooperazione, scambio di buone pratiche e gemellaggi fra scuole, webinar di formazione, contenuti multimediali per lo studio, piattaforme certificate.
I webinar, in particolare, sono curati da INDIRE (l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), che in accordo con il Ministero dell’Istruzione ha lanciato un’iniziativa di solidarietà tra scuole per affrontare l’emergenza COVID-19 e sperimentare soluzioni per la didattica a distanza con metodologie e strumenti innovativi.
La solidarietà ha visto attivarsi in particolare le reti di scuole che aderiscono al Movimento "Avanguardie educative" e del Movimento delle "Piccole Scuole" e la community europea eTwinning, che hanno collaborato con i docenti e i dirigenti scolastici degli istituti scolastici che ne han fatto richiesta. Avanguardie Educative e Piccole Scuole sono due progetti finanziati dalle politiche di coesione nell'ambito del PON PER LA SCUOLA 2014-2020 - Competenze e ambienti per l'apprendimento.
L’accesso ai webinar è libero, e tutti i materiali sono a disposizione in un archivio. All'iniziativa #lascuolaperlascuola hanno aderito 115 istituti, 86 scuole di "Avanguardie Educative" e 29 scuole del movimento "Piccole Scuole". I webinar finora organizzati sono 181, per un totale di oltre 25mila docenti coinvolti.
"In un primo momento ci siamo soffermati sulla parte più strumentale, necessaria per ricostruire la classe come organizzazione sociale e didattica" racconta Giuseppina Jose Mangione, coordinatrice della struttura di ricerca “Innovazione metodologica e organizzativa nelle scuole piccole” e referente del Movimento delle “Piccole Scuole” di INDIRE. "Abbiamo offerto così strumenti utili per fare e gestire classi virtuali o ibride, strumenti per la progettazione delle lezioni, con attenzione al setting (spazio e tempi di lavoro) che era cambiato".
Terminata la fase organizzativa, con le classi in rete, "le tematiche sono cambiate, e siamo andati più in profondità sulle metodologie didattiche" spiega Mangione. A quel punto, INDIRE ha saputo far sinergia con risorse esterne alla rete: "Il portale degli scrittori, Lezioni sul sofà, per mettere in piedi le letture, il Telefono Azzurro, per affrontare le dimensioni sociali e psicologiche, orientate al benessere che doveva essere garantito, e poi da fine marzo anche il CNR sulle politiche sociali e poi psicologi e pedagogisti".
Se i webinar rivolti ai docenti hanno offerto strumenti per la didattica, quelli per dirigenti hanno prestato attenzione ai temi della privacy, alla gestione online dei collegi e del ricevimento con i genitori, alla ri-organizzazione del tempo scuola.
Che cos'è Avanguardie Educative
Avanguardie educative è un progetto di ricerca-azione nato dall’iniziativa di INDIRE con l’obiettivo di investigare le possibili strategie di propagazione e messa a sistema dell’innovazione nella scuola italiana, tenendo particolarmente conto dei fattori abilitanti e di quelli che ne ostacolano la diffusione.
Il progetto si è poi trasformato in un vero e proprio Movimento – ufficialmente costituito il 6 novembre 2014 a Genova – aperto a tutte le scuole italiane. Ad aprile 2020 quelle che hanno aderito sono 1.125. La mission del Movimento è quella di individuare, supportare, diffondere, portare a sistema pratiche e modelli educativi volti a ripensare l’organizzazione della Didattica, del Tempo e dello Spazio del ‘fare scuola’ in una società della conoscenza in continuo divenire.
Il Movimento è frutto di un’azione congiunta di INDIRE e di 22 scuole fondatrici che hanno sottoscritto un Manifesto programmatico per l’Innovazione costituito da 7 macrotemi, gli "orizzonti di riferimento".
Il costo pubblico del progetto pubblicato su OpenCoesione è 2,50 Mio euro.
Avanguardie Educative su OpenCoesione, CUP: B55G17000000006
Che cos'è Piccole Scuole
L’INDIRE sostiene da anni le scuole situate nei territori geograficamente isolati, allo scopo di valorizzare la loro funzione di presidio educativo e culturale e di contrastare il fenomeno dello spopolamento. Il lavoro di ricerca e il supporto forniti dall’Istituto hanno permesso ad alcune scuole delle piccole isole e delle zone montane italiane di sperimentare modalità di lavoro comune grazie a modelli di didattica a distanza e all’uso di tecnologie come la LIM e la videoconferenza.
Questa collaborazione ha dato vita negli anni alla rete nazionale di Piccole Scuole, fondata inizialmente da quattro reti territoriali di scuole del territorio. Il primo nucleo di sperimentazione è successivamente confluito nel Movimento delle Piccole Scuole, ufficialmente fondato il 10 giugno 2017 a Favignana con la sottoscrizione del proprio Manifesto, quale strumento di condivisione di azioni e valori. Del Movimento fanno parte 300 istituti e 1.500 piccole scuole/plessi del territorio nazionale. Il progetto di ricerca “Piccole Scuole” dal 2016 è stato ammesso a finanziamento nell’ambito del PON.
Il costo pubblico del progetto pubblicato su OpenCoesione è 1,24 Mio euro.
Piccole Scuole su OpenCoesione, CUP: B59B17000010006
A Scuola di OpenCoesione e didattica a distanza: il questionario ai docenti
Il percorso didattico ASOC, progetto extra curricolare per gli istituti scolastici che vi aderiscono, viene spesso gestito dai docenti in stretta connessione con le attività didattiche ordinarie. Esso prevede la fruizione di contenuti online di tipo MOOC (Massive Open Online Courses) e l’organizzazione strutturata del lavoro di gruppo delle classi coinvolte con utilizzo di tecnologie, strumenti di condivisione online, blog e social network.
A seguito dunque della sospensione dell'attività didattica prevista dai decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri di marzo 2020 è stato somministrato un questionario ai circa 300 docenti che hanno partecipato all’edizione 2019-2020 del progetto ASOC (il numero dei docenti è superiore a quello dei team, perché oltre a un insegnante referente ve ne sono spesso uno di supporto e in casi particolari anche uno di sostegno).
Lo scopo del questionario è esplorare quali attività e risorse siano state effettivamente messe in campo per raggiungere gli studenti nonostante la chiusura delle scuole, per raccogliere eventuali criticità e per comprendere se l’aver già attivato progetti di didattica a distanza come ASOC abbia favorito o meno docenti e studenti in questo periodo di emergenza nel comprendere, gestire e integrare gli strumenti della didattica da remoto.
A Scuola di OpenCoesione coinvolge scuole superiori di diverse tipologie (licei e istituti tecnici e professionali) e docenti sono di materie varie, dall'italiano alle lingue, dalla matematica al diritto ed economia, alle scienze. Le risposte ricevute rappresentano circa il 65% degli insegnanti coinvolti nell’edizione 2019-2020 di ASOC così come dei team attivi ad aprile 2020.
Alcuni risultati: la quasi totalità (circa il 98%) dei docenti ASOC sta sperimentando le attività di didattica a distanza, basandosi su infrastrutture tecnologiche già esistenti e attivate dal proprio istituto scolastico di riferimento per far fronte alle esigenze didattiche del periodo di emergenza. Nel 70 per cento dei casi, tutti gli studenti riescono ad usufruire delle attività di didattica online.
Tra i servizi digitali più utilizzati oltre alla “classica” trasmissione via email dei compiti e delle risorse didattiche, ci sono le piattaforme di videoconferenza online. Le ore di impegno richieste ai docenti sono molte (spesso il doppio rispetto alle ore richieste dalla didattica ordinaria), ma grazie all’infrastruttura digitale fornita dalla scuola e al grande impegno dedicato, tutti i docenti hanno potuto raggiungere la quasi totalità dei propri studenti e trasmettere i contenuti delle lezioni.
L’80% dei docenti ha risposto inoltre che la metodologia didattica utilizzata dal percorso A Scuola di OpenCoesione, caratterizzata da una forte componente digitale, è stata d’aiuto in questa fase, sottolineando che ASOC ha permesso a molti studenti di potenziare le proprie competenze digitali e di utilizzo di tecnologie per la didattica da remoto (videoconferenze, strumenti collaborativi), le capacità organizzative (grazie soprattutto alla suddivisione in ruoli operativi che il percorso richiede) e di lavoro collaborativo in team, le capacità di rispettare scadenze e calendari programmati.
Inoltre, i docenti hanno notato una maggiore consapevolezza e creatività nell'uso delle tecnologie e dei social network dai parte dei propri alunni, oltre che un rafforzamento delle competenze trasversali (relazionali, comunicative).
A partire dall'anno scolastico 2017-2018, inoltre, i docenti ASOC hanno avuto accesso a percorsi di formazione, realizzati usando la didattica a distanza, per garantire accesso a nuove competenze utili anche ad accompagnare le classi.
Nell'anno scolastico 2019-2020, accanto al corso “A Scuola di OpenCoesione – Formazione base” s'è svolto per la prima volta “A Scuola di OpenCoesione – Cultura statistica+”, con moduli di approfondimento su dati e informazioni statistiche (rivolto principalmente a docenti che hanno già partecipato a precedenti edizioni di ASOC).
Quest'ultimo è realizzato in collaborazione con ISTAT, una sperimentazione molto partecipata e accolta con grande entusiasmo dai docenti di A Scuola con OpenCoesione.
Entrambi i corsi sono attivi sulla piattaforma S.O.F.I.A. (Sistema Operativo per la Formazione e le Iniziative di Aggiornamento per i docenti) del Ministero dell'Istruzione.