Le politiche di coesione e le Lingue dei Segni
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 23 settembre come Giornata Internazionale delle Lingue dei Segni al fine di aumentare la consapevolezza dell’importanza del linguaggio dei segni nella piena realizzazione dei diritti umani delle persone non udenti. La Giornata rappresenta un'opportunità per sostenere e proteggere l'identità linguistica e la diversità culturale di tutte le persone sorde e di altri utenti della lingua dei segni: durante la celebrazione il mondo è chiamato ad evidenziare l’unità generata dalle nostre lingue dei segni. In Italia, anche la politica di coesione ha saputo supportare negli anni progetti per sviluppare l’interazione attraverso la lingua dei segni e rendere così accessibili spazi e servizi: nel nostro Paese, infatti, sono 7 milioni le persone con problemi di udito, corrispondenti al 12,1% della popolazione.
Secondo la Federazione Mondiale dei Sordi, complessivamente ci sono più di 70 milioni di persone sorde in tutto il mondo. Più dell'80% di loro vive nei paesi in via di sviluppo. Collettivamente, usano più di 300 lingue di segno diverse.
Le lingue dei segni sono lingue naturali a pieno titolo, strutturalmente distinte dalle lingue parlate. Quella parlata nel nostro Paese è la LIS, acronimo che sta per Lingua Italiana dei Segni, riconosciuta ufficialmente in Italia dal 19 maggio 2021.
C'è anche una lingua internazionale dei segni che, grazie a un lessico limitato, non è così complessa come le lingue dei segni naturali e è considerata una forma pidgin, ovvero derivante dalla mescolanza di differenti idiomi.
Il riconoscimento della lingua dei segni in Italia è contenuto nell’Art. 34-ter del Decreto-Legge n. 41/2021 e s.m.i., che recita: “La Repubblica riconosce, promuove e tutela la lingua dei segni italiana (LIS) e la lingua dei segni italiana tattile (LIST)“. L’articolo con le “Misure per il riconoscimento della lingua dei segni italiana e l’inclusione delle persone con disabilità uditiva” riconosce, inoltre, le figure dell’interprete LIS e dell’interprete LIST.
La legge è un elemento fondamentale ma non garantisce l’accessibilità, diritto non derogabile e allo stesso tempo condizione necessaria per il pieno esercizio di tutti gli altri diritti. Lo sforzo in direzione dell’accessibilità è così anche delle politiche di coesione, come esemplificano i progetti raccontati in questa Data Card.