Storie di progetto

GOAL contro l’abbandono scolastico nella provincia di Bolzano

17/11/2023

Il progetto in breve

GOAL contro l’abbandono scolastico nella provincia di Bolzano

La storia del progetto

Il fenomeno dell’abbandono scolastico sta assumendo sempre più rilevanza, e nessun territorio ne è esente. Per porvi rimedio, le politiche di coesione finanziano interventi di inclusione sociale che comprendono azioni volte a promuovere la formazione professionale, l’orientamento al lavoro, l’inserimento lavorativo dei giovani attraverso azioni di supporto all’occupazione, l’attivazione di partnership tra istituzioni locali, aziende e altre organizzazioni per stimolare l’incontro tra domanda e offerta, e altre azioni mirate a contrastare le situazioni di disagio sociale che spesso si accompagnano al fenomeno della dispersione scolastica.

Sedie vuote in un'aula scolasticaTra i territori dove l’abbandono scolastico risulta più rilevante vi è la Provincia Autonoma di Bolzano, il cui numero di giovani che lasciano prematuramente i percorsi di istruzione e formazione professionale risulta di poco superiore alla media nazionale.

Il progetto GOAL, promosso proprio dalla Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige nell’ambito del Programma POR FSE 2014-2020, va proprio in questa direzione. L’iniziativa, inaugurata nel 2019 e proseguita negli anni successivi con interventi finanziati dalla coesione – per un importo complessivo di circa 3 milioni 250 mila euro (escludendo il segmento progettuale “GOAL 2025” recentemente attivato) – si rivolge a studentesse e studenti di lingua italiana iscritti alle scuole secondarie di secondo grado o ai percorsi di istruzione e formazione professionale della provincia altoatesina, e ha finora coinvolto circa 270 alunne e alunni.

La gestione del progetto è affidata, in qualità di ente capofila, alla cooperativa sociale Irecoop Alto Adige Südtirol, impegnata in attività e servizi volti a promuovere sul territorio l’inclusione sociale e lo sviluppo delle competenze tra le persone svantaggiate o in situazioni di disagio sociale. Nell’ambito di GOAL, gli operatori della cooperativa, in partenariato con le associazioni La Strada – der Weg e Arciragazzi Bolzano Aps e di concerto con la rete dei referenti e dirigenti scolastici, hanno attivato azioni e percorsi di prevenzione, supporto e sostegno utilizzando un approccio integrato, che mette insieme tipologie educative e discipline diverse, insegnanti, educatori ed esperti del mondo socioculturale, creativo ed economico locale, enti pubblici, aziende e organizzazioni non profit.

La metodologia di sostegno fa leva sullo sviluppo di una maggiore conoscenza di sé e della consapevolezza delle proprie attitudini nella costruzione del proprio percorso formativo e professionale, per far sì che alunni e alunne frequentino le istituzioni scolastiche e formative almeno fino all’assolvimento dell’obbligo formativo e il conseguimento di un titolo che ne incrementi l’occupabilità futura, nonché per fornire alle comunità scolastiche strumenti con cui affrontare, prevenire e contrastare i fattori che concorrono all’abbandono scolastico.

Studenti sui banchi di scuolaPer raggiungere tali obiettivi, GOAL – che rientra, tra l’altro, nella più ampia iniziativa “Successo formativo”, lanciata dalla Provincia di Bolzano per combattere l’abbandono scolastico nelle scuole di ogni ordine e grado –  si avvale di molteplici azioni: attività individuali per il potenziamento delle competenze di base per migliorare la valutazione in tutte le materie e raggiungere una valutazione positiva finale, condotte da educatori all’interno delle scuole in orario scolastico; attività di gruppo per il potenziamento delle competenze di base, per favorire una condivisione delle problematiche e contribuire ad accrescere le possibilità di recuperare le lacune nelle materie curriculari e nella competenza multilinguistica; attività di sostegno socio-pedagogico, realizzate in forma individuale e di gruppo, per sostenere alunni/e che si trovano in situazioni di disagio grazie all’attivazione di professionisti specializzati (psicologi, mediatori, educatori, sociologi, pedagogisti); attività di prevenzione di gruppo per il potenziamento delle relazioni sociali e dei talenti tra studenti diversi; attività di formazione ed empowerment a favore di tutte le figure professionali coinvolte nel progetto. 

L’intento dichiarato è quello di “non lasciare indietro nessuno”, dunque confermando la scuola come il luogo inclusivo per eccellenza, dove ciascuno può partecipare attivamente a processi di apprendimento efficaci, confrontarsi liberamente, acquisire le competenze per costruire il proprio futuro