La digitalizzazione del servizio idrico integrato in Sardegna
Il progetto in breve
La storia del progetto
Per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico, la Sardegna vive una condizione peculiare, dato che per i tre quarti dell’acqua dipende da risorse superficiali, prevalentemente laghi artificiali. È una situazione eccezionale, che non ha eguali in tutta Italia e che rende molto difficile programmare e garantire il servizio, in particolare in un contesto di stress idrico, che può essere legato alla siccità o all’aumento delle temperature, ma anche alle vetustà delle reti idriche.
È in questo contesto che diventa prioritario intervenire in modo puntuale per far sì che sia sempre sotto controllo la disponibilità idrica, anche perché la rete acquedottistica si sviluppa per ben 12mila chilometri attraverso i quali l'acqua deve essere trasportata per raggiungere i tantissimi piccoli centri (oltre la metà dei Comuni della Sardegna ha meno di 2000 abitanti) che spesso risultano molto distanti tra loro.
Grazie a un finanziamento delle politiche di coesione, che vede l’impiego di risorse per oltre 8 milioni di euro nell’ambito del Programma FESR Sardegna, Abbanoa - la società pubblica che gestisce il servizio idrico integrato su tutta l’isola e garantisce acqua potabile a oltre 1,6 milioni di abitanti - sta affrontando questo problema. Per migliorare la qualità del servizio, ha così realizzato un sistema centralizzato di controllo e acquisizione dei dati che fornisce il monitoraggio in tempo reale, il controllo da remoto e strumenti per creare e gestire scenari di flusso e ottimizzare la gestione delle risorse idriche.

grazie a risorse della politica di coesione
Si chiama SCADA, acronimo per Supervisory Control And Data Acquisition (supervisione, controllo e acquisizione dati). Ad esempio, il sistema è in grado di rilevare un calo di pressione in una zona specifica e generare un allarme, consentendo agli operatori di identificare e riparare rapidamente una perdita, evitando una potenziale carenza idrica. Attraverso il telecontrollo, inoltre, è possibile ridurre i costi di gestione del servizio idrico integrato, grazie alla riduzione dei tempi di fermo degli impianti, al perfezionamento della manutenzione predittiva e alla riduzione dei consumi energetici. Nel fare questo, il sistema consente anche di fornire rapidamente agli stakeholder (come gli amministratori dei centri serviti) dati dettagliati sul servizio idrico, garantendo un’adeguata e trasparente informazione.
La riduzione degli sprechi è fondamentale per garantire il diritto all’acqua, e le politiche di coesione, rendendo possibile la realizzazione delle infrastrutture necessarie, contribuiscono a tutelare la preziosa risorsa per le prossime generazioni.