Inclusione digitale in Umbria: il modello DigiPASS
Il progetto in breve
La storia del progetto
Garantire l'accesso universale ai servizi pubblici digitali è oggi una necessità per favorire l’inclusione e ridurre le disuguaglianze, eliminando le barriere tecnologiche e promuovendo una cittadinanza attiva e consapevole.
Questo è uno dei pilastri della coesione territoriale, ed è anche il cuore di DigiPASS, iniziativa promossa dalla Regione Umbria con il supporto del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DTD) e sostenuta dalle politiche di coesione europee e nazionali, che rappresenta un esempio concreto di come le tecnologie possano essere utilizzate per avvicinare i cittadini alle istituzioni, semplificandone la vita quotidiana.
Finanziata con un importo complessivo di circa 3 milioni di euro nell’ambito della programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali, con continuità garantita per il ciclo 2021-2027 e in complementarità con il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), la rete DigiPASS conta oltre 60 punti di accesso sparsi sul territorio umbro, distribuiti nelle 12 zone sociali della regione.
Questi spazi, collocati in luoghi strategici come biblioteche, centri culturali e municipi, sono facilmente accessibili e progettati per accogliere cittadini di tutte le età, i quali possono ricevere supporto per accedere ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione.
Agli utenti che si recano nei “Punti digitali facili” viene garantita una assistenza personalizzata: dalle fasce più anziane che necessitano di un aiuto pratico nella compilazione di documenti online o desiderano imparare a utilizzare i servizi online – come per esempio SPID, PagoPA o il fascicolo sanitario elettronico – ai giovani che vogliono scoprire nuovi strumenti per l’educazione digitale o anche approfondire l’uso consapevole dei social e altri strumenti di comunicazione.
La missione dichiarata di DigiPASS è quella di rendere i servizi pubblici digitali accessibili a tutti, anche a chi non possiede competenze tecnologiche avanzate o vive in aree rurali meno connesse. Per l’Umbria, caratterizzata da una geografia complessa e da molte aree interne, DigiPASS assume quindi il ruolo di un vero e proprio strumento di riequilibrio territoriale, incarnando uno dei principi chiave delle politiche di coesione: garantire un accesso equo ai servizi, riducendo le disparità regionali e sociali.
Tali obiettivi sono rafforzati dall’offerta di formazione gratuita, con laboratori, corsi e seminari che mirano a incrementare la cultura digitale della popolazione, oltre alla promozione di attività di alfabetizzazione informatica rivolte a scuole e associazioni locali.
Ad assistere cittadini, imprese e associazioni vi sono i facilitatori digitali, esperti che erogano la formazione nei centri DigiPASS regionali e accompagnano le persone nell’accedere in sicurezza e con la giusta consapevolezza ai servizi e strumenti digitali. Fino ad oggi, sono circa 14 mila i cittadini ai quali sono stati erogati i servizi di assistenza e formazione.
Combinare tecnologia e relazioni umane: è questa la trave portante del progetto, come sottolineato anche dai promotori dell’iniziativa nelle occasioni di inaugurazione dei punti di accesso. Non si tratta solo di fornire strumenti tecnologici, ma soprattutto costruire un ecosistema inclusivo, dove ogni persona può sentirsi protagonista della trasformazione digitale. Se gestita in modo inclusivo, infatti, la digitalizzazione può diventare un potente strumento per rafforzare la partecipazione civica.
Grazie a DigiPASS, l’Umbria promuove un modello di sviluppo che unisce innovazione e inclusione.
Un esempio concreto di come la coesione territoriale – e la cittadinanza digitale in particolare – possa tradursi in miglioramenti tangibili per la qualità della vita dei cittadini, costruendo una società più equa in cui ognuno ha le stesse opportunità di contribuire al benessere collettivo.