Strategia nazionale beni confiscati e politiche di coesione

La “Strategia nazionale per la valorizzazione dei beni confiscati attraverso le politiche di coesione”, prevista dalla Legge di Bilancio 2017 (art. 1, comma 611), costituisce uno strumento di coordinamento, indirizzo e supporto per le Amministrazioni statali, gli enti locali e tutti quei soggetti che intervengono a diverso titolo nella gestione dei beni confiscati con progetti di valorizzazione che, facendo leva su una originaria situazione di svantaggio territoriale, trovano un evidente, significativo sostegno anche nelle politiche di coesione, nel comune obiettivo di restituire alla collettività l’utilizzo di tali beni offrendo opportunità di sviluppo ai territori.

La Strategia è stata approvata con Delibera CIPE n. 53/2018 ed è guidata dall’Obiettivo Generale di utilizzare in modo efficace ed efficiente i beni immobili e aziendali confiscati alla criminalità organizzata, attraverso interventi di valorizzazione sostenuti anche dalle politiche di coesione, e si declina in 3 Obiettivi Specifici:

Obiettivo Specifico 1 – Rafforzamento della capacità e della cooperazione degli attori istituzionali responsabili del processo di sottrazione, valorizzazione e restituzione alla società dei patrimoni illegalmente accumulati

Obiettivo Specifico 2 – Politiche di valorizzazione dei beni immobili confiscati

Obiettivo Specifico 3 – Re-immissione nel circuito dell’economia legale delle aziende confiscate alla criminalità organizzata o dei beni ad esse pertinenti

L’attuazione della Strategia a livello territoriale tiene conto anche dei Protocolli di Intesa in tema di legalità e sicurezza sottoscritti a partire dal 2017 con le singole Regioni interessate per la realizzazione di azioni in tali settori, con l’obiettivo di integrare a livello territoriale i fondi della programmazione nazionale e di quella regionale destinati alle politiche di coesione.

In seguito all’approvazione della Strategia sono stati avviati i lavori del Tavolo centrale di indirizzo e verifica da essa previsto, in cui siedono rappresentanti dell’Agenzia nazionale per i Beni Confiscati (ANBSC), del Nucleo di valutazione e analisi per la programmazione del Dipartimento per la Coesione della Presidenza del Consiglio (DPCoe-NUVAP), del Nucleo di verifica e controllo dell’Agenzia per la Coesione Territoriale (ACT-NUVEC), del Ministero dell’Economia e delle Finanze (RGS-IGRUE), del Ministero dell’Interno, nonché i rappresentanti di due regioni (Toscana e Campania) nominati dalla Conferenza Stato-Regioni.  

Il Tavolo di indirizzo e verifica ha proposto il finanziamento di un Piano per la valorizzazione di beni confiscati esemplari per il Mezzogiorno per investimenti rivolti a beni immobili confiscati particolarmente rilevanti per dimensione, valore simbolico, storia criminale, sostenibilità e prospettive di sviluppo, che perciò richiedono  una regia ed un impegno sovra-locale per la loro valorizzazione.

Il CIPE ha proceduto a finanziare il Piano con diverse e successive Delibere. In particolare:

- la Delibera n. 48/2019 ha assegnato 15 milioni di euro di FSC 2014-2020 per la valorizzazione dell’azienda agro-industriale con annesso villaggio rurale “La Balzana”, ubicata nel comune di Santa Maria La Fossa (CE), da destinare a finalità di “Parco agroalimentare dei prodotti tipici della Campania”; 

- la Delibera n. 61/2020, che assegna 10 milioni di euro di FSC 2014-2020 per uno specifico asse destinato al sostegno dell’attività progettuale in favore di enti pubblici impegnati a definire progetti di valorizzazione per beni in confisca definitiva ubicati nel Mezzogiorno e qualificati come esemplari. In particolare: a) indizione di concorsi di idee; b) definizione di piani di gestione; c) elaborazione di progetti definitivi o esecutivi, a partire dai progetti di fattibilità tecnica ed economica e atti propedeutici.

La Strategia attribuisce in generale grande importanza al miglioramento della dotazione informativa sul fenomeno delle confische, sulla consistenza degli immobili e sugli interventi di recupero e valorizzazione ed a tal fine prevede numerose azioni volte a garantire maggiore trasparenza dei dati sui beni confiscati, a favorire l’integrazione con altre informazioni, a partire dai dati sui progetti finanziati da risorse pubbliche per loro valorizzazione e pubblico riuso. Tale impegno è stato assunto anche nel contesto del IV Piano d’Azione dell’Open Government Partnership (OGP), approvato a giugno 2019 (qui è possibile monitorare l’attuazione dei diversi impegni assunti).