Pillola n. 12 - Open data sui Fondi Strutturali in Europa: le iniziative della Commissione

08/10/2014

La nuova piattaforma sui dati delle politiche di coesione e le novità del Regolamento 2014-2020 sulla trasparenza delle liste dei beneficiari nell’Unione Europea

 

La Commissione Europea ha recentemente lanciato in versione beta una nuova piattaforma open data che fornisce informazioni relative agli investimenti effettuati e ai risultati ottenuti dalle Politiche di Coesione all’interno dei Paesi membri, valorizzando alcuni contenuti già pubblicati e integrandoli con indicatori, visualizzazioni e open data. La piattaforma consente inoltre di commentare e valutare i dataset pubblicati.

L’iniziativa mette in luce la crescente attenzione della Commissione Europea ai temi della trasparenza e dell’apertura dei dati nella gestione e nell’utilizzo dei Fondi Strutturali Comunitari: passi importanti in questa direzione si hanno anche per quanto riguarda la pubblicazione delle informazioni sui destinatari dei Fondi UE erogati nell’ambito della gestione concorrente. I nuovi Regolamenti per la programmazione del periodo 2014-2020, proposti dalla Commissione e approvati dal Parlamento Europeo nel mese di dicembre 2013, forniscono, infatti, indicazioni ancora più dettagliate rispetto alla normativa della programmazione 2007-2013 sulle modalità di pubblicazione delle informazioni relative alla gestione dei Fondi, e impongono nuovi obblighi sul formato con cui rendere disponibili tali informazioni.

In particolare, l’Articolo 115 “Informazione e comunicazione” del Regolamento UE n. 1303/2013 (Regolamento Comune) prevede che gli Stati membri siano responsabili di garantire la creazione di un sito web unico o di un portale web unico che fornisca informazioni su tutti i Programmi Operativi (PO) di uno Stato membro e sull’accesso agli stessi, di informare i potenziali beneficiari in merito alle opportunità di finanziamento e di pubblicizzare presso i cittadini dell’Unione il ruolo e le realizzazioni della politica di coesione e dei Fondi.

Inoltre, al fine di garantire la trasparenza del sostegno fornito dai Fondi, gli Stati membri o le autorità di gestione (AdG) devono mantenere un elenco degli interventi, accessibile tramite il sito web unico, suddivisi per programma operativo e per Fondo, nella forma di un foglio elettronico che consenta di selezionare, cercare, estrarre, comparare i dati e di pubblicarli agevolmente su Internet, come avviene nel caso di formato CSV o XML.

Al fine di incentivare il riutilizzo dell'elenco degli interventi da parte del settore privato, della società civile e dell'amministrazione pubblica nazionale, il portale nazionale può indicare chiaramente le norme applicabili in materia di licenza ai sensi delle quali i dati sono pubblicati.

L’elenco degli interventi deve essere aggiornato almeno ogni sei mesi e, come stabilito dall’Allegato XII al Regolamento Comune, deve specificare in almeno una delle lingue ufficiali dello Stato membro i seguenti campi dati:

  1. nome del beneficiario;
  2. denominazione dell'intervento;
  3. sintesi dell'intervento;
  4. data di inizio dell'intervento;
  5. data di fine dell'intervento (data prevista per il completamento materiale o la completa attuazione dell'intervento);
  6. spesa totale ammissibile assegnata all'intervento;
  7. tasso di cofinanziamento UE (per asse prioritario);
  8. codice postale dell'intervento; o altro indicatore appropriato dell'ubicazione;
  9. paese;
  10. denominazione della categoria di intervento;
  11. data dell'ultimo aggiornamento dell'elenco degli interventi.

Qual è la situazione attuale dei dati resi pubblicamente disponibili in materia di informazione e comunicazione sul sostegno fornito dai Fondi rispetto ai requisiti imposti dalla normativa?

La ricerca effettuata sulle caratteristiche delle “liste dei beneficiari” dei Fondi Strutturali (Pillola n.7 - Open data sui beneficiari dei Fondi Strutturali in Europa) permette di delineare un quadro delle modalità di pubblicazione da parte delle autorità competenti sia rispetto alle indicazioni per il 2007-2013 definite dal Comitato di Coordinamento dei Fondi (COCOF) del 23 aprile 2008, sia rispetto ai vincoli dei nuovi Regolamenti 2014-2020.

A fine 2013 il 72% dei PO 2007-2013 cofinanziati dai Fondi Strutturali in Europa fa riferimento ad un sito o ad un database centralizzato a livello nazionale, in cui cioè sono raccolte tutte le informazioni sui PO, comprese le liste dei beneficiari, pubblicate con un criterio standard per ciascun Paese. Non tutti questi portali rendono però disponibili i dati in un formato riutilizzabile: soltanto per il 37,8% dei PO i dati sono pubblicati in formato CSV, XLS o XML. La licenza è esplicitata soltanto in un numero esiguo di PO.

Per quantificare il grado di compliance ai 6 requisiti 2007-2013 imposti dal COCOF (pubblicazione del nome del responsabile dell’avvio e della realizzazione del progetto; del nome del progetto; dell’ammontare di fondi pubblici assegnato al progetto; dell’ammontare di fondi pubblici pagato al beneficiario alla fine del progetto; dell’anno di pagamento finale; della data dell’ultimo aggiornamento) e agli 11 requisiti stabiliti dal Regolamento Comune, già specificati in precedenza (escludendo però l’indicazione del Paese e includendo la disponibilità dei titoli dei campi di dati e delle denominazioni degli interventi in almeno un’altra lingua ufficiale dell’Unione europea) è stato assegnato a ciascun Paese un punteggio proporzionale al numero di requisiti soddisfatti.

Il grafico confronta i punteggi medi per Paese al fine di valutare la situazione attuale rispetto alle regole comunitarie. L’Italia viene valutata sia in base agli obblighi di trasparenza delle singole AdG, che per il ciclo di programmazione 2007-2013 non vengono sostituiti dal portale OpenCoesione sia considerando tale portale.

 

Il punteggio medio a livello europeo (senza considerare OpenCoesione per l’Italia), pari all’85% rispetto alle indicazioni COCOF per il 2007-2013 scende al 52% rispetto alle più stringenti prescrizioni del Regolamento Comune. Inoltre, molti Paesi che soddisfano pienamente i requisiti COCOF ottengono punteggi piuttosto bassi se valutati secondo i parametri 2014-2020. Queste evidenze mettono in luce la rilevanza delle nuove disposizioni del Regolamento Comune al fine di sostenere un sempre più elevato livello di trasparenza sull’utilizzo dei Fondi Strutturali. Considerando le regole per il ciclo 2014-2020 i Paesi che già soddisfano con i PO 2007-2013 il maggior numero di requisiti previsti per il 2014-2020 sono la Bulgaria e la Polonia, entrambi dotati di un sistema centralizzato, con un livello di compliance pari al 91% (soddisfatti 10 requisiti su 11). Osservando i Paesi al di sopra della media europea si osserva la presenza di blocco di Paesi di recente ingresso nell’Unione che, per combattere l’alto grado di corruzione di cui hanno sempre sofferto, si stanno impegnando per una maggiore trasparenza e per favorire un più elevato controllo da parte dei cittadini.

Livello medio di compliance alle indicazioni del COCOF per il 2007-2013 e ai requisiti del regolamento 2014-2020 dei Programmi Operativi EU27, anno 2013

Fonte: Rilevazione diretta via web

 

L’Italia, senza considerare il portale nazionale OpenCoesione che, come previsto dall’Accordo di Partenariato (par. 4.2) per il 2014-2020 assume il ruolo di portale unico nazionale previsto dal Regolamento Comune, ottiene un punteggio pari all’88% rispetto ai requisiti COCOF, mentre si pone al di sotto della media europea rispetto alle indicazioni del Regolamento stesso, trovandosi nella parte basse della classifica con un punteggio pari al 44%. Tuttavia, considerando il portale Open Coesione, la performance del nostro paese rispetto ai Regolamento Comune raggiunge un punteggio pari all’82%, a ulteriore conferma di come un sistema centralizzato sia in grado di garantire una maggiore qualità dei dati. Per raggiungere il 100% di compliance sarà necessario integrare i contenuti pubblicati con le descrizioni dei progetti finanziati, oggi non raccolte dal Sistema di monitoraggio unitario, arricchendo i dati scaricabili e il portale con la denominazione in lingua inglese delle variabili come già previsto per lo sviluppo del portale. 

 

 

Per ulteriori informazioni di carattere generale su OpenCoesione è possibile consultare le domande frequenti (FAQ) su http://www.opencoesione.gov.it/faq/.