L'eco-Ostello di Locri (RC): vacanze sostenibili in un bene confiscato
A pochi passi dal lungomare ionico di Locri (RC) c’è l’eco-Ostello Locride, bene confiscato alla ‘ndrangheta nel 2005. È stato ristrutturato dal Comune di Locri grazie a fondi del PON Sicurezza stanziati nel ciclo di programmazione 2007-2013. Il progetto "Giovani in cammino", dall'importo di circa 2 milioni di euro, è stato oggetto di monitoraggio civico nell'anno scolastico 2014-2015 da parte degli studenti del liceo scientifico Zaleuco di Locri, che hanno scelto per il loro team lo stesso nome del progetto.
Ricorda la professoressa Enza Agrillo: “I ragazzi del team ‘Giovani in cammino’ hanno subito sentito vicino a loro il tema di un bene confiscato alla mafia da destinare a struttura per accogliere i giovani, è stata una scelta immediata".
Per giovani cresciuti nella Locride, un'area ad alta densità mafiosa, infatti, seguire la realizzazione di quel progetto è stato motivo di grande entusiasmo. Durante il percorso didattico intervistano amministratori ed ex amministratori comunali coinvolti nell'ideazione dell'intervento, prendono contatto con le organizzazioni che fanno azione e informazione sulla criminalità organizzata, incontrano il vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, catturando anche l'attenzione della stampa locale. "Per loro è stato importante sentirsi coinvolti in prima persona in qualcosa che riguardava gli adulti" ricorda la professoressa Agrillo. Questo coinvolgimento - dopo la prima esperienza che Agrillo definisce “una sorta di rodaggio” nell’anno successivo lo stesso team monitora il progetto legato al centro di aggregazione giovanile, e in quel caso il team prese il nome di People of Tomorrow - si traduce in delusione dopo che il primo bando per l'assegnazione gratuita del bene nel 2016 va deserto. Il progetto risulta concluso, l'immobile pronto e arredato, ma - come segnalano i Giovani in cammino del liceo Zaleuco nel loro report di monitoraggio civico pubblicato su Monithon - "ci sono debolezze o rischi importanti che ne possono pregiudicare l'efficacia, non legati a ritardi o problemi realizzativi".
Dopo un secondo bando, la gestione viene affidata a Goel, una comunità di persone, imprese e cooperative sociali nata nel 2003 nella Locride che opera per il riscatto e il cambiamento della Calabria attraverso il lavoro, la promozione sociale e un'opposizione attiva alla 'ndrangheta, per dimostrare quanto e come l'etica non sia solo giusta ma possa anche essere efficace. Dieci giorni dopo l’affidamento in gestione del bene, l'impianto idrico e la scheda dell'ascensore vengono danneggiati. "Questo colpì molto i ragazzi, che percepirono un senso di impotenza" sottolinea Agrillo.
Nel febbraio del 2017, quando l'immobile viene finalmente consegnato a Goel, quei ragazzi sono ormai lontani dalla Locride, a studiare a Cosenza o nel Nord Italia. La professoressa Agrillo riesce però a coinvolgere altri sei studenti di un'altra classe 4 del Liceo, che prendono parte alla cerimonia di inaugurazione, raccontando quella giornata in un video, intervistando, tra gli altri, Vincenzo Linarello, fondatore della cooperativa. "Di fronte alle intimidazioni, le autorità e lo stesso Goel hanno voluto una cerimonia di inaugurazione 'in pompa magna', coinvolgendo i ragazzi" racconta la professoressa Agrillo. A Locri quel giorno è ricordato come quello della Festa di consegna delle chiavi, comunicando a tutti che Goel non si sarebbe lasciato intimidire e sarebbe andato avanti.
Oggi il bene confiscato è stato trasformato in una moderna struttura ricettiva con 15 camere triple con condizionatore e bagno in camera. Dopo lunghi preparativi, la struttura viene oggi proposta attraverso il Tour Operator di turismo responsabile “I Viaggi del Goel”. L’eco-Ostello Locride accoglie anche scuole superiori del centro-nord e gruppi che vengono a “imparare” la legalità proprio in Calabria, a partire dalle esperienze positive del territorio.
A settembre 2021 è stato presentato nella veste rinnovata di eco-residenza, modello di sostenibilità sociale e ambientale, grazie a un progetto finanziato da Fondazione Con il Sud e Fondazione Peppino Vismara.