Data Card - Le politiche di coesione e la sicurezza stradale
Nella terza domenica di novembre viene celebrata la Giornata mondiale della memoria per le vittime della strada, che le Nazioni Unite hanno adottato nel 2005 come “il giusto riconoscimento per le vittime di incidenti stradali e le loro famiglie”. Anche nel 2024, gli obiettivi del World Day of Remembrance for Road Traffic Victims sono quelli di ricordare tutte le persone uccise e gravemente ferite sulle strade, riconoscere il lavoro fondamentale dei servizi di emergenza, richiamare l'attenzione sulla risposta legale alle morti e alle lesioni stradali colpose e sostenere una risposta adeguatamente seria, garantire un migliore sostegno alle vittime del traffico stradale e alle loro famiglie, promuovere azioni basate sull'evidenza per prevenire e - infine - sensibilizzare l’opinione pubblica sull’urgenza di evitare ulteriori morti e feriti per incidenti stradali.
Negli interventi che riguardano le infrastrutture stradali, i fondi delle politiche di coesione europee nel ciclo di programmazione 2014-2020 hanno indirizzato le risorse comunitarie in via prioritaria proprio su interventi finalizzati all’aumento della sicurezza e all’ammodernamento della rete, limitando la possibilità di finanziare nuove strade alle tratte strategiche nell’ambito della rete TEN-T, la rete transeuropea che ha l’obiettivo di collegare tutti gli stati membri dell’UE in maniera intermodale ed interoperabile. Anche i finanziamenti dei fondi nazionali della coesione per la realizzazione o l’ammodernamento di strade tengono conto prioritariamente di indicatori-guida sulla sicurezza. Nel ciclo 2021-2027, inoltre, gli Stati membri sono tenuti a inserire una valutazione dei rischi per la sicurezza stradale nei loro piani per il trasporto multimodale, in linea con le strategie esistenti, individuate all’interno del “Quadro strategico dell'UE in materia di sicurezza stradale 2021-2030”, che abbracciano numerose tipologie di azioni per ridurre la mortalità e arrivare a ridurre del 50 % il numero di morti e di feriti gravi entro il 2030.
Obiettivo: Road Safety
Ogni anno milioni di vittime della strada si aggiungono all'attuale bilancio di oltre 50 milioni di morti e centinaia di milioni di feriti dal primo decesso su strada. Il rischio riguarda soprattutto le persone più vulnerabili e i giovani e questo, oltre al trauma delle lesioni e dei lutti, ha anche un impatto economico per i Paesi, le comunità e le famiglie. Le Nazioni Unite hanno deciso di dedicare il periodo tra il 2021 e il 2030 alla sicurezza stradale, promuovendo la Decade of Action for Road Safety e individuando anche in questo caso l’obiettivo da raggiungere in una riduzione del 50% delle vittime della strada entro il 2030.
Nel 2024 la campagna di comunicazione della Giornata mondiale della memoria per le vittime della strada è incentrata sul messaggio “That day” e racconta le storie di “Quel giorno”.
La sicurezza stradale in Italia
Le più recenti statistiche Istat, diffuse a luglio 2024 e riferite al 2023, evidenziano come in Italia i morti in incidenti stradali siano stati 3.039, con una riduzione del 3,8% rispetto all’anno precedente, e 224.634 i feriti (+0,5%). Complessivamente, invece, gli incidenti sono stati 166.525 (+0,4%). Prendendo a riferimento l’ultimo anno prima del Covid-19, cioè il 2019, si registra una diminuzione per incidenti, vittime e feriti (rispettivamente -3,3%, -4,2% e -6,9%). Per quanto riguarda la tipologia di strada, i dati sono in diminuzione rispetto al 2019 tanto su quelle urbane, quanto su autostrade e strade extraurbane. Le vittime diminuiscono in confronto al 2022 in tutti gli ambiti stradali, con un calo consistente, in particolare, per le autostrade (-19,0%).
Anche se il dato complessivo segnala una riduzione, Istat rileva come siano in aumento nel 2023 le vittime tra i conducenti di monopattini e di biciclette e biciclette elettriche, mentre risultano stabili tra i pedoni: gli utenti più deboli della strada sono quindi sempre più in difficoltà.