Storie di progetto

L'ex scuola elementare diventa un rifugio ecosostenibile sulle Apuane

Il progetto in breve

Un rifugio ecosostenibile sulle Alpi Apuane - infografica

La storia del progetto

Il Rifugio Alpi Apuane è il frutto di un progetto di rigenerazione che ha trasformato in struttura ricettiva un edificio di proprietà del Comune di Careggine (LU), in Garfagnana, che nel tempo aveva ospitato la scuola elementare e quindi anche un magazzino comunale.

Due progetti per € 650.000 circa,
investimento co-finanziato
dal Fondo Europeo di Sviluppo
Regionale (FESR)

A pochi metri dal centro storico del paese, il rifugio è oggi un ricovero accogliente e anche sostenibile: la struttura si sviluppa su due piani, e come sottolinea l’ex sindaco Mario Puppa, è riscaldata grazie a un impianto di teleriscaldamento a biomasse e illuminata grazie all’energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico collocato sul tetto.

Il progetto di ristrutturazione è stato completato tra il 2013 e la fine del 2015, finanziato anche grazie ai fondi della politica di coesione europea, distribuiti su due progetti per un importo complessivo pari a circa 650mila euro.

Carrubi nella campagna attorno a rosolini - SR
   L'ingresso del rifugio Alpi Apuane di Careggine

Il Rifugio Alpi Apuane è una comoda base per gli escursionisti impegnati in trekking sulle Alpi Apuane, un fenomeno geologico unico del nostro Paese. Il Comune di Careggine fa parte del Parco regionale delle Alpi Apuane.

La struttura è scelta anche dai camminatori che percorrono la via Vandelli, un itinerario storico che parte da Modena e porta a Massa, attraverso il passo della Tambura.

La gestione del “Rifugio Alpi Apuane” è stata affidata all’azienda agricola Maestà della Formica, avviata da alcuni giovani imprenditori originari della Versilia, che hanno scelto Careggine e la Garfagnana per impiantare la vigna più alta della Toscana, dove coltivano Riesling.

Per loro, a partire dal 2017, la gestione della struttura ha rappresentato un’opportunità per integrare il reddito aziendale, in attesa della piena produttività della vigna, oltre a garantire uno spazio accogliente per incontrare consumatori e possibili acquirenti.

La gestione del rifugio ha garantito reddito
all’azienda agricola Maestà della Formica
in attesa che la vigna entrasse in produzione

Il Rifugio è collegato in maniera funzionale anche con l’Azienda Agricola-naturalistica “La Bosa” e il suo nuovo ecomuseo per offrire soggiorni naturalistici di medio-lungo periodo.

L'intervento di rigenerazione urbana vuole sostenere il superamento delle difficoltà delle zone svantaggiate mediante sviluppo delle attività economiche, tutela, valorizzazione e promozione delle risorse naturali e culturali del territorio.

Le tappe del progetto