Data Card - La coesione e gli ecosistemi resilienti in montagna

11/12/2023

Il territorio italiano è caratterizzato da una significativa presenza della montagna, che occupa oltre un terzo della superficie complessiva del Paese, pari al 35,2% del totale secondo l’ISTAT. Vi sono due regioni il cui territorio è esclusivamente di montagna, e sono la Valle d’Aosta e il Trentino-Alto Adige. Quest’ultima, insieme al Piemonte, è anche quella che, con più di 10mila chilometri quadrati, maggiormente contribuisce alla “classe” montagna. Complessivamente, la montagna occupa 106.276 chilometri quadrati.

L’ultimo Atlante statistico della Montagna dell’ISTAT individuava la presenza di ben 4.201 comuni montani (nel 2007, oggi il loro numero si è sicuramente ridotto per effetto delle fusioni). In questi comuni risiede meno del 20 per cento della popolazione italiana, con una densità pari a circa un terzo rispetto a quella media nazionale.
L’articolo 44 della Costituzione fa menzione della montagna: “La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane” si legge nel secondo comma. Come nota il CAI (Club Alpino Italiano) “la montagna è l'unico territorio menzionato nella Carta costituzionale”. Nell’autunno del 2023 il consiglio dei ministri ha approvato in via preliminare un disegno di legge per il riconoscimento e la promozione delle zone montane.

L’11 dicembre le Nazioni Unite celebrano l’International Mountain Day 2023, che quest’anno con il titolo "Ripristinare gli ecosistemi montani" vogliono rappresentare un'occasione per aumentare la consapevolezza dell'importanza degli ecosistemi montani e chiedere soluzioni basate sulla natura, buone pratiche e investimenti che costruiscano la resilienza, riducano la vulnerabilità e aumentino la capacità delle montagne di adattarsi alle minacce quotidiane e agli eventi climatici estremi.

“Le montagne - spiegano le Nazioni Unite - sono gioielli naturali di cui dovremmo fare tesoro: ospitano il 15% della popolazione mondiale e ospitano circa la metà degli hotspot di biodiversità del mondo. Forniscono acqua dolce per la vita quotidiana di metà dell'umanità, contribuendo a sostenere l'agricoltura e a fornire energia pulita e medicinali”. Anche le montagne, però, sono minacciate dai cambiamenti climatici, dallo sfruttamento eccessivo e dalla contaminazione, aumentando i rischi per le persone e per il Pianeta. La fusione dei ghiacciai ha conseguenze sulle riserve di acqua dolce a valle, mentre i pendii ripidi significano che il disboscamento delle foreste per l'agricoltura, gli insediamenti o le infrastrutture può causare l'erosione del suolo e la perdita di habitat.

A livello globale, oltre 311 milioni di persone rurali di montagna nei Paesi in via di sviluppo vivono in aree esposte al progressivo degrado del suolo, 178 milioni delle quali sono considerate vulnerabili all'insicurezza alimentare. Questo problema riguarda tutti noi, anche nei Paesi e nelle Regioni europee, ed è per questo che anche le politiche di coesione contribuiscono alla tutela della biodiversità in montagna, perché prendersi cura di questi tesori naturali è un elemento essenziale per garantire la vita sul Pianeta.